Filippo ha iniziato a produrre arte generativa, con musica espressa in millisecondi e hertz, e immagini codificate in esadecimale, nei primissimi anni ’80, quando ricevette a 10 anni il suo primo calcolatore a 8 bit.

Dopo un percorso accademico in belle arti e musica, ha lavorato come designer, illustratore, artista visivo e musicista, esprimendo il proprio talento creativo anche sottofrma di opere digitali.

All’inizio degli anni ’90 ha fondato “Alpha Channel Interactive”, la prima agenzia creativa in Italia specializzata su nuovi media, web e prodotti interattivi.

Nel 1993 fonda “NeT-ArT – spazio virtuale di arte e comunicazione”, uno dei primi – se non il primo in assoluto – progetto artistico integrato come portale dinamico su Internet.

Nel 1996 la giuria del “MediarTech, Festival Internazionale dell’Opera Multimediale”, presieduta da Gillo Pontecorvo, gli riconosce il Perseo D’oro come primo premio per il progetto “Virtual Tour”.

Successivamente fonda “ForteYang International”, un’agenzia creativa per progetti digitali. In questo periodo da socio e direttore creativo, ha avuto la possibilità di espandere la sua visione transdisciplinare come autore di concetti, musiche, visual, esperienze interattive e prodotti creativi basati su strumenti digitali per clienti negli Stati Uniti, in Asia e in Europa.

Negli anni ’90 e fino al 2005 si è esibito in centinaia di performance in tutta Italia con la band culto CONTROMANO, di cui è stato pianista, cantante ed autore di musiche e testi.

Nel 2004 lascia ForteYang e i CONTROMANO per sperimentare una nuova vita in Cina, precisamente a Pechino, concentrandosi su una carriera da artista solista e freelance. Ha collaborato con agenzie creative in tutto il mondo su progetti innovativi, nell’ambito della comunicazione, dell’arte e del gaming. I suoi lavori musicali sono stati utilizzati come colonna sonora di prodotti audiovisivi e progetti artistici, e pubblicati da etichette internazionali.

Sviluppando algoritmi complessi per la simulazione del comportamento umano e in grado di prendere decisioni autonome, realizzati per il mercato dei videogame, il suo interesse per l’arte generativa si è arricchito di ulteriori aspetti.

Durante gli ultimi due decenni ha sviluppato il concetto, gli algoritmi e la tecnologia di “Amrita”, un’intelligenza artificiale artistica indirizzata verso la simulazione della complessità umana nell’approccio alla creatività audiovisiva. Amrita è frutto dell’ispirazione e delle conoscenze derivate dalla sua attività di artista visivo, di improvvisatore e compositore, e dal suo lavoro sugli algoritmi intelligenti.

Insieme ad Amrita si esibisce sull’Harmonium dando vita a performance di “Yoga transumano” in Italia e all’estero.

Ha recentemente pubblicato “Ad Vitam”, la prima applicazione opera d’arte della storia (App Artwork), distribuita sugli store ufficiali (Apple Store e Google Play Store).

All’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli si dedica all’insegnamento di diverse materie, spaziando da “Creatività e progettazione transmediale” ad “Autorialità e tecnologie per esperienze digitali”.